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Slum e resilienza

Slum.

Una parola che, forse, a molti dice poco. Una parola che potremmo tradurre con periferia estremamente povera o baraccopoli... In realtà è qualcosa di un pò diverso. Intanto vediamolo:

Un concentrato di rigettati della società che vivono in case fatte di rimasugli, affastellate tra cose, rifiuti e inquinamento. Un concentrato che può avere dimensioni enormi, distendendosi per ettari ed ettari tra i quadranti delle megalopoli; ognuno arriva a contenere anche centinaia di migliaia (a volte un milione) di persone. Realtà non del tutto penetrabili, difficilmente comprensibili per chi non ne è parte, luoghi duri da cui non è facile uscire.

Luoghi da cui si esce con le spalle molto più larghe!

La nostra specie (chissà, forse anche le altre, a modo loro) non è fatta per la disperazione, almeno non solo. La resilienza è una parte della nostra natura e qui è lo strumento più importante, che si può imparare ad usare.

La resilienza e la comunità!

Sì la comunità, perché le reti sociali, spesso autonome ed improvvisate, sono l'unico sostegno per procedere e superare le difficoltà.

Per esperienza personale so cosa significa, almeno in parte... Non perché io ci sia nato, ma perché ho cari amici nati negli slum di Accra (Ghana). L'aver vissuto con mente attiva e resiliente questa realtà, li ha resi persone infafticabili, piene di iniziativa e con un carattere tanto particolare quanto splendido. Vi voglio quindi raccontare una delle scintille di rivincita nate dagli slum, una scintilla che a Mumbai ha creato una realtà viva e forte!

Creative Handicraft dal 1984 crea lavoro e dignità.

Mumbai o Bombay: una metropoli di oltre 12 milioni di persone, la città indiana più densamente popolata, il cui 65% abita nel 6% del territorio: gli slum. E’ qui che Suor Isabel, una missionaria di origine spagnola, decide di andare a vivere negli anni ’80. Suor Isabel vuole vivere come le donne dello slum di Mahakali Caves Road, senza servizi igienici, raccogliendo l’acqua dal pozzo e con un’unica stanza come abitazione. Presto si rende conto di due cose: le donne fuori casta vivono in condizioni molto difficili sia a livello economico che sociale, sono discriminate per sesso, abbandono, degrado culturale. Non hanno strumenti per contrapporsi e sono spesso vittime di violenze domestiche. Le donne hanno però dei grandi valori e sono sempre pronte ad aiutarsi vicendevolmente e a offrire quel poco, pochissimo che hanno. Le donne lottano quotidianamente per affrontare le enormi difficoltà della vita nella baraccopoli, valorizzando la propria creatività e le ricchezze informali presenti nella comunità. ...>>SCOPRI IL RESTO>>

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